Leggiamo insieme la tua Centrale Rischi – parte 2

Lug 27, 2021 | Banche e finanza

Vuoi imparare a leggere la tua Centrale Rischi?

In questo approfondimento cercheremo di dare una risposta a questa domanda e rendere così un po’ meno difficile la lettura di questo complesso documento finanziario.

Cosa è utile cercare nella Centrale Rischi?

Prima di tutto va chiarito che le informazioni presenti in CR riguardano le posizioni debitorie dei clienti e la loro storia creditizia, come, ad esempio,  la regolarità dei pagamenti e la chiusura dei finanziamenti. 

I conti correnti attivi non sono presenti e tra i debiti sono indicati solo quelli che superano i 30.000 euro: sotto a questa soglia, a meno che non si tratti di sofferenze (che non hanno limiti di importo), il debito non è indicato in Centrale Rischi.

Prendi, quindi, la tua CR (se non l’hai richiesta, leggi il nostro articolo precedente e richiedila subito, poi torna qui per imparare a leggerla), e analizziamola insieme.

La CR si divide innanzitutto in due macro sezioni che sono:

  1. Crediti per cassa: sono i crediti erogati dall’intermediario segnalante.
  2. Crediti di firma: sono le garanzie concesse dall’intermediario al soggetto segnalato (diverse sono invece le garanzie prestate dal soggetto all’intermediario, che si trovano nella sezione “informazioni sul garante”).

 

  1. I crediti per cassa: si suddividono in base alla forma tecnica del debito. Vi sono quindi:
    • Rischi Autoliquidanti: sono linee di credito che hanno come scopo l’anticipo di crediti commerciali; sono quindi le disponibilità che la banca mette a disposizione del cliente a fronte di un titolo da incassare (es. anticipo fatture, factoring).
    • Rischi a Scadenza: sono i classici prestiti rimborsati secondo un piano di rientro (es. mutuo, leasing).
    • Rischi a Revoca: somme messe a disposizione dalla banca che possono essere utilizzate secondo i limiti imposti dal relativo contratto (es. aperture di credito).
  1. I crediti di firma: riguardano sia garanzie prestate per operazioni di natura commerciale, sia garanzie per operazioni di natura finanziaria (es. fidejussioni).

Oltre alle due macro sezioni indicate sopra, nella CR c’è anche una sezione informativa, che mette in evidenza le altre informazioni, come:

  • Operazioni effettuate per conto di terzi: ne sono un esempio i finanziamenti erogati dall’intermediario per conto di un ente pubblico.
  • Operazioni in pool: informazioni circa finanziamenti erogati da più intermediari.
  • Crediti autoliquidanti acquisiti dall’intermediario attraverso operazioni di factoring ad esempio, di cessione pro soluto o pro solvendo.
  • Rischi autoliquidanti – crediti scaduti: riporta il valore nominale dei crediti autoliquidanti acquisiti dall’intermediario (attraverso operazione di factoring, anticipo s.b.f., cessione di credito, sconto) e scaduti nel mese precedente alla segnalazione. Questi dati hanno molta importanza in quanto mettono in evidenza la parte dei crediti scaduti tra pagati e impagati. In questo modo viene messa subito in evidenza la qualità del portafoglio commerciale del soggetto segnalato.

Il “glossario” della Centrale Rischi

Cerchiamo ora di capire il significato dei nomi che si trovano sfogliando le pagine di una Centrale Rischi. Vediamoli insieme:

  • Durata originaria: è la durata prevista nel contratto di affidamento.
  • Durata residua: è il tempo che intercorre tra la data di rilevazione e la scadenza dell’operazione.
  • Localizzazione: è il comune italiano o lo stato estero in cui è ubicato lo sportello di riferimento del cliente.
  • Stato rapporto: è la specifica situazione in cui si trova il debito (ad esempio vi potrebbero essere delle rate scadute o il rapporto potrebbe essere contestato).
  • Tipo garanzia: è la tipologia di garanzia da cui è assistito il debito.
  • Accordato: è il c.d. fido che è stato deliberato al cliente prima che il contratto fosse efficace.
  • Accordato operativo: è il fido definitivo, ossia quello di cui il cliente dispone al perfezionamento del contratto.
  • Utilizzato: è il credito erogato al cliente o il valore nominale delle garanzie prestate.
  • Saldo medio: per le aperture in c/c a scadenza e per i rischi a revoca, rappresenta la media aritmetica dei saldi contabili giornalieri rilevati nel mese a cui si riferisce la segnalazione.
  • Valore garanzia: solo nel caso in cui il cliente abbia ricevuto garanzie reali o personali da un soggetto terzo, in questa voce ne viene riportato il valore.
  • Importo garantito: nei crediti per cassa è la quota assistita da pegno, ipoteca o privilegio, mentre nelle garanzie ricevute è il minore tra il valore delle garanzie e l’importo utilizzato di un rapporto.

Nel prossimo intervento analizzeremo l’ultimo aspetto operativo della Centrale Rischi: come possono essere utilizzati i dati della CR e letti al meglio per gestire meglio la situazione finanziaria della tua impresa?

Se hai a cuore la situazione finanziaria della tua azienda non perdertelo!

Se invece hai bisogno di aiuto. per la lettura e informazioni sulla Centrale Rischi, non esitare a contattarci!