Rapporto banca-impresa: attenzione a chi deve chiedere nuovi finanziamenti
Eccoci di nuovo ad affrontare la complessa tematica del rapporto banca – impresa. Nell’approfondimento di oggi, parleremo delle nuove e più stringenti regole imposte dall’EBA (European Banking Authorithy) agli enti creditizi.
A partire dal 30 giugno 2021 infatti, sono entrate in vigore le Guidelines on Loan and Monitoring.
Cosa sono?
Sono le linee guida nella gestione del credito che gli enti creditizi sono tenuti a rispettare. Queste linee guida, oltre agli orientamenti che riguardano la governance interna, contengono anche i requisiti e le procedure relative alla concessione di nuovi finanziamenti e al loro monitoraggio.
Applicazione
Tali requisiti dovranno trovare applicazione nella concessione di nuovi finanziamenti a partire dal 30 giugno 2021. Per i finanziamenti già in essere, o che hanno subito solo modifiche contrattuali, le linee guida saranno applicabili a partire dal 30 giugno 2022.
Cosa prevedono le Guidelines?
Le linee guida prevedono la valutazione del merito creditizio (rating) di un’impresa sulla base delle sue attuali e future capacità di rimborsare il debito. Attenzione! Questo significa che le sole garanzie a tutela del credito che le imprese prestano alle banche, presenti al momento della richiesta di finanziamento, non saranno più sufficienti per valutare il merito creditizio (rating).
Cosa valuteranno le banche?
Per determinare il merito creditizio di un’impresa, verranno stimati i flussi di cassa (cash flow) che essa non solo è in grado di produrre adesso, ma che sarà in grado di produrre anche in futuro.
Come sarà valutato il nuovo rating dalle banche?
Verranno considerati:
- il modello di business dell’impresa
- la sua strategia aziendale
- la sua posizione finanziaria.
A sua volta la posizione finanziaria sarà determinata esaminando molteplici aspetti quali, ad esempio:
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- i bilanci aziendali
- il reddito annuale prodotto
- i cash flow
- la velocità con cui gli investimenti si convertono in flussi di cassa
- gli impegni finanziari assunti
- i comportamenti storici relativi al rimborso di altri prestiti
- i debiti relativi a imposte o previdenza sociale.
Le banche, oltre a tutto questo, si concentreranno anche su quegli aspetti che potrebbero causare per l’impresa, ad esempio, difficoltà nel rimborsare i loro prestiti, una possibile diminuzione del reddito prodotto o le variazioni dei prezzi e delle tariffe nel proprio mercato di riferimento.
Da tutto questo possiamo sicuramente dedurre che ormai non ci sono alternative: chi vuole accedere al credito deve essere più pronto e consapevole di fronte alle richieste delle banche (leggi l’articolo). I cash flow, i piani aziendali a medio/lungo termine e in generale la pianificazione e il monitoraggio devono diventare temi all’ordine del giorno di chi prende decisioni finanziarie, in azienda.
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