risultati reali
Azienda nel settore edilizia. La finanza aziendale, in tempi di bonus edilizi, si è rivelata davvero cruciale! Il lavoro di gestione e pianificazione nell’uso dei crediti di imposta è stata una parte davvero significativa del lavoro, ma non è tutto, ovviamente. La liquidità da gestire è strettamente correlata ai tempi di realizzazione degli interventi edili, alla pianificazione degli acconti, alla puntualità nella gestione degli inevitabili intoppi amministrativi che impediscono la fatturazione. La finanza è l’ultima espressione di una serie di flussi aziendali che vengono, alla fine, tradotti in denaro. Come gestire tutte queste variabili? Il nostro lavoro non si è limitato a tirare le fila, mettere in ordine e gestire i movimenti finanziari – cosa che comunque è vitale – ma siamo andati a monte, supportando e organizzando anche le aree che hanno generato quei movimenti finanziari. In pochi mesi abbiamo implementato e aiutato a perfezionare i processi e la tracciabilità del lavoro e dei controlli, fornendo al management una consapevolezza tanto desiderata e migliorando in modo significativo la relazione dell’azienda con le banche, che hanno ogni trimestre una pianificazione ordinata e hanno rinnovato la fiducia al progetto imprenditoriale.
Società di gestione studio dentistico. La criticità che ci è stata manifestata è la mancanza di controllo dei flussi di cassa. La percezione era soprattutto legata alla differenza del risultato contabile di bilancio, consistente nell’utile, rispetto alla liquidità aziendale disponibile (non ti è mai capitato?). Di conseguenza, era forte la convinzione di non avere abbastanza risorse oppure di gestirle in modo inefficiente e inconsapevole, senza un reale strumento di gestione e pianificazione. Il nostro intervento è consistito, prima, nella riconciliazione della differenza sia effettiva che percepita tra il risultato di bilancio e la liquidità di cassa; poi, una volta compresa questa dinamica e spiegata, cosa cruciale secondo noi, abbiamo iniziato a pianificare i mesi successivi. Costruendo la pianificazione, abbiamo compreso anche quali comportamenti e routine possono essere evitati o introdotti, per arrivare alla liquidità desiderata entro la fine dell’anno, e poi per l’anno successivo. Comprendere davvero di avere il controllo della liquidità e sapere di avere un piano per arrivare all’obiettivo, è stata la risposta alla preoccupazione dei soci.
Azienda nel settore automotive, con importanti capitali vincolati nel magazzino, ed esigenze legate all’ottimizzazione dei risultati. La richiesta del management era quella di migliorare le performance, cercando una vera a propria “formula”, da alimentare con i dati mensili, che gli facesse capire:
– A parità di capitale investito, quale era la rotazione auspicata del magazzino- cioè dopo quanti giorni era necessario chiudere la trattativa e la vendita;
– In caso di vendita non conclusa nei tempi auspicati, quale fosse la riduzione di prezzo ottimale che rendesse conveniente comunque la vendita per assorbire il maggior costo finanziario nel di trattenere il prodotto così a lungo in magazzino.
Abbiamo costruito insieme degli scenari stressando i tempi e i capitali investiti, per trovare la soluzione desiderata in termini di utile pianificato; con una formula da alimentare in autonomia, la gestione è monitorata mensilmente ed è un’utile guida per gli obiettivi del settore commerciale. Dopo il nostro intervento, il manager ci rendiconta regolarmente l’andamento, sempre positivo, di questo cambio di marcia, che li ha portati in pochi mesi da una rotazione di 3,9 ad una rotazione di 5,94 e migliorando l’ebitda su fatturato di più di 6 punti percentuali.
Quello costruito è un modello che può essere governato in base agli obiettivi.
Azienda del settore metalmeccanico con problema nella gestione della preventivazione. Come è noto, lavorare con grandi aziende richiede particolare cura nella redazione del preventivo, perché il potenziale cliente tende a farci “i conti in tasca”. Ecco perché abbiamo lavorato con l’azienda per indagare precisamente su quali sono i componenti di costo che devono essere utilizzati per la preventivazione, in modo da avere anche un dato “stressato” e sapere qual è il punto massimo che possiamo concedere, consapevoli di quanto questo impatterà esattamente in termini di marginalità. Non è raro che aziende anche di dimensioni ragguardevoli, usino costi orari o stime di attribuzione di costi indiretti approssimative o superate, il che gli impedisce di gestire davvero una negoziazione, anche cruciale, con tutte le informazioni. E’ stato implementato un metodo di approccio corretto e consapevole alla preventivazione.
Start Up di noleggio a lungo termine. I soci, già operatori esperti nel settore automotive, affrontano questo nuovo mercato e vogliono essere preparati.
Elaborando la pianificazione (un business plan di almeno 5 anni), abbiamo ottenuto una serie di informazioni che ci hanno portato a esplorare le criticità della liquidità e i tempi in cui deve essere generata, del posizionamento in termini di prezzo, della gestione logistica e delle professionalità necessarie. Questa indagine ha portato anche a modificare alcuni aspetti del modello di business, rendendolo più efficiente e performante. Con questo strumento, non solo l’amministratore ha completato la sua strategia nella gestione, ma ha potuto relazionarsi in modo efficace con gli istituti bancari.
Società nel settore dei servizi alla persona: qui l’esigenza del business plan triennale (in questo caso) si è associata ad una necessità di controllo di gestione. Spieghiamo meglio: lo scopo era pianificare una strategia con crescita dell’ebitda in un certo periodo, per raggiungere un obiettivo che si è posta la proprietà. Pianificare una crescita dell’ebitda non si può fare con un semplice esercizio di matematica; il lavoro sarebbe inutile. È necessario approfondire la strategia per arrivare a quel risultato. E questa strategia è stata stabilita solo dopo avere analizzato e scelto quelle prestazioni che, aumentate di poche unità, avrebbero impattato di più nel risultato desiderato. E questa è la parte legata al controllo di gestione. Individuare queste 10 prestazioni è stato fondamentale, perché da lì è partito tutto: le risorse da coinvolgere, la comunicazione da utilizzare, gli investimenti da fare e così via. Solo a quel punto, è stato redatto il Piano, il business plan, appunto, con funzione di guida e di monitoraggio costante per questa strategia. Ci siamo sentiti dire che dopo tanti anni di fogli excel e consulenze di vari professionisti, era la prima volta che qualcuno riusciva a trovare risposte così immediate e pratiche, che cambiano davvero il lavoro quotidiano.
Azienda nel settore dell’edilizia. La collaborazione è nata da una consulenza: come costruire un budget annuale, e un business plan da presentare alle banche. È stato subito evidente che l’ufficio amministrativo non era in grado di fornirci i dati che ci servivano, che c’erano ritardi e tempi lunghissimi, che il management non riusciva a interagire con quell’ufficio perché parlava un linguaggio differente. Cosa fare? I dati DEVONO poter essere disponibili, ne va della salute e delle performance aziendali. La nostra proposta è stata così formulata: “Volete che veniamo noi, a gestire la questione, lavorando internamente insieme al vostro staff, per trovare insieme la soluzione e sbloccare queste resistenze”? La proposta è stata accolta con entusiasmo, e da febbraio in cui è partita siamo riusciti ad ottenere: il bilancio approvato nei termini (cosa che era sempre stata difficile da ottenere), il budget dell’anno redatto trimestralmente, ovviamente anche con un bilancio provvisorio da cui ogni trimestre si può verificare l’andamento effettivo rispetto a quello previsto. Il management è molto più consapevole dell’andamento aziendale, dialoga efficacemente con gli stakeholders tra cui, ovviamente, anche le banche.
Azienda nel settore della metalmeccanica. La difficoltà lamentata riguarda il settore della produzione. Il software acquistato non viene adeguatamente utilizzato, e non essendo correttamente alimentato, le informazioni non sono utili come potrebbero. La proposta è stata di essere presente con regolarità in azienda, per comprendere le reali difficoltà operative e affiancare, con una presenza costante che abbia sia la funzione di monitoraggio dei miglioramenti, sia quella di un aiuto operativo allo staff, l’evoluzione delle abitudine e delle buone pratiche necessarie per ottenere le informazioni di cui necessita il management. Come? Risolvendo le inevitabili resistenze al cambiamento essendo presenti all’interno, e toccando con mano le questioni quotidiane. L’affiancamento ha fatto emergere alcune criticità dello strumento software che non erano state mai risolte, ed ha consentito di riflettere sulle competenze e sulla ripartizione degli incarichi all’interno della struttura.
Nota di completamento: in casi di temporary management in cui le resistenze sono anche di natura caratteriale/personale, o di criticità nelle dinamiche di organizzazione, Hesedra si affianca a consulenti qualificati in tema di psicologia del lavoro e delle organizzazioni, che consentono una ottimizzazione dei risultati, a beneficio della realtà aziendale.
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