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Il Moltiplicatore dei Costi Fissi

Giu 25, 2024 | Aziende e professioni, Controllo di Gestione, Management e direzione

Un indispensabile strumento di gestione aziendale.

Abbiamo già parlato del margine di contribuzione (se te lo sei perso, puoi trovare l’articolo qui!), ma oggi vogliamo approfondire un altro strumento cruciale per la gestione aziendale e la pianificazione economica: il Moltiplicatore dei Costi Fissi.

Cos’è il Moltiplicatore dei Costi Fissi?

Il moltiplicatore dei costi fissi è un parametro fondamentale che consente di comprendere quanto sia necessario aumentare il fatturato per coprire un certo incremento dei costi fissi. In altre parole, ci aiuta a determinare quanto deve crescere il nostro volume di affari per assorbire l’aumento delle spese che non variano con la produzione, come l’affitto, i salari fissi, e altre spese operative.

Come si calcola il Moltiplicatore dei Costi Fissi?

Il calcolo del moltiplicatore dei costi fissi si basa su una semplice formula, ma per comprenderla appieno, è importante conoscere i concetti di margine di contribuzione e margine di contribuzione percentuale.

  1. Margine di Contribuzione: è dato dalla differenza tra il valore della produzione (per semplicità in questo articolo parleremo di “fatturato”,  ricordandoci però che il valore della produzione e il fatturato sono due grandezze diverse. Ne parleremo in un prossimo contenuto) e i costi variabili. I costi variabili sono quelle spese che cambiano in base alla quantità di produzione, come materie prime e lavorazioni di terzi. Quindi, se vendi un prodotto a 100 euro e i costi variabili sono 60 euro, il margine di contribuzione è 40 euro.

 

  1.  Margine di Contribuzione Percentuale: è il rapporto tra il margine di contribuzione e il valore della produzione, espresso in percentuale. Seguendo l’esempio precedente, se il margine di contribuzione è 40 euro e il valore della produzione è 100 euro, il margine di contribuzione percentuale è il 40%.
              MdC% = MdC (ossia val.produzione – costi variabili) /  valore della produzione      

 

Il Moltiplicatore dei Costi Fissi, quindi, è ottenuto dividendo l’ammontare dei costi fissi da coprire per il margine di contribuzione percentuale. Ad esempio, se i costi fissi da coprire sono 10.000 euro e il margine di contribuzione percentuale è 40%, il moltiplicatore dei costi fissi sarà 2,5. Questo significa che, per ogni euro di aumento dei costi fissi, sarà necessario aumentare il fatturato di 2,5 euro per coprirlo.

Esempio Pratico

Immaginiamo che la tua azienda stia pensando di prendere in affitto un nuovo spazio di ufficio che aumenterà i costi fissi di 5.000 euro al mese. Con un margine di contribuzione percentuale ipotizzato del 50%, il moltiplicatore dei costi fissi sarà 2 (5.000 / 0.50 = 10.000). Questo significa che, per coprire l’aumento dei costi fissi, dovrai generare 10.000 euro di fatturato aggiuntivo ogni mese.

Perché il Moltiplicatore dei Costi Fissi è importante?

Il moltiplicatore dei costi fissi è uno strumento potente perché fornisce una visione chiara e quantitativa dell’impatto degli aumenti dei costi fissi sul fatturato. Questo è particolarmente utile per le aziende che stanno considerando investimenti in nuove attrezzature, espansione della capacità produttiva, o altre spese che aumentano i costi fissi. Seppur il calcolo sia semplice, questo indicatore fornisce informazioni molto preziose. Nel primo esempio fatto, 2,5 rappresenta quanto un’impresa deve produrre (in termini di fatturato), per coprire 1 euro di costi fissi. Per coprire questo euro quindi, il fatturato dovrà essere pari almeno a 2,50 euro. Allo stesso modo, per coprire 10.000 euro di costi fissi in più, il fatturato dovrà crescere di almeno 2,5 volte tanto, ossia 10.000 x 2,5 = 25.000 euro.

Questo ragionamento può essere ovviamente applicato anche al fattore lavoro. Se infatti l’impresa dovesse sostenere ad esempio 50.000 euro in più di costo dipendenti, allora il fatturato dovrà aumentare di almeno 125.000 euro.

Il moltiplicatore, poi, ha numerosi utilizzi e, proprio per questo, può essere utile la sua applicazione in modo inverso, ossia:

Di quanto devo ridurre i costi nel caso di un calo del fatturato?

Esempio: calo fatturato = 60.000
riduzione costi = calo fatturato   =  60.000/2,5   = € 24.000
moltiplicatore:  2,5

 

Per concludere, il moltiplicatore rappresenta uno strumento utilissimo non solo ai fini delle decisioni aziendali correnti, ma anche ai fini di una corretta e ponderata pianificazione e programmazione aziendale che, come abbiamo sempre detto, deve essere il pane quotidiano di ogni impresa. E se non dovesse essere sufficientemente chiaro, non perdere l’opportunità di svolgere con noi una sessione di training per saperne di più e per vedere la sua applicabilità nella tua azienda!

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