Come funziona il rimborso dei prestiti oggetto di moratoria?
Lockdown forzati, chiusura di varie attività, uscite limitate, blocchi della produzione, difficoltà a pagare i fornitori e a incassare i crediti, imprese in ginocchio, poche prospettive future.
Tutto questo e non solo ha caratterizzato il nostro paese nel corso del 2020, in piena pandemia da Covid-19, con evidenti conseguenze anche nel 2021 tra cui quelle riguardanti il rimborso delle rate di prestiti e finanziamenti.
Il Governo ha emanato diversi decreti: Cura Italia, Liquidità, Ristori, Ristori-bis solo per citarne alcuni. Tali decreti hanno introdotto agevolazioni e aiuti su vari ambiti, ma quello su cui ci vogliamo focalizzare oggi è la moratoria dei prestiti.
Grazie ai decreti introdotti infatti, è stata prevista, con scadenza al 31/12/2021, la moratoria, assistita da garanzia pubblica, dei prestiti contratti da un’impresa se quest’ultima si trovava in una condizione di difficoltà a causa della pandemia.
Fino a qui tutto perfetto, ovvero, il paese disponeva un Fondo di Garanzia con il quale garantire i prestiti e le imprese hanno potuto tirare un sospiro di sollievo vedendo venir meno un obbligo finanziario molto stringente.
MA ADESSO LA MORATORIA E’ TERMINATA!
Che succede se non riesco a pagare le rate del finanziamento? Siamo nel 2022 e, ahimè, i nodi vengono al pettine e quindi: che succede? Qual come funziona adesso il meccanismo di rimborso dei prestiti oggetto di moratoria?
Le questioni che destano maggiori preoccupazione sono queste:
- da un lato le imprese che non si sono risollevate e che non saranno probabilmente in grado di pagare le rate oggetto di moratoria;
- dall’altro lato lo Stato, che, in caso di mancato pagamento da parte delle imprese, dovrà pagare un ammontare di denaro stimato a circa 10 miliardi e su questo aspetto non si sa cosa aspettarsi che accada.
L’aspetto positivo in tutto questo, è che lo Stato dovrà effettivamente sborsare denaro solo dopo l’escussione (ovvero il rimborso prioritario) delle garanzie da parte delle banche. Per tale processo possono essere necessari anche 18 mesi.
E le imprese nel frattempo cosa possono fare?
Le imprese non possono fare altro che attendere l’emanazione di nuove misure da parte dello Stato, come, ad esempio, la concessione di nuove risorse grazie al Decreto Sostegni oppure una nuova proroga della moratoria o, ancora, l’attivazione della Garanzia Sace (per cui è stato già predisposto il decreto di attuazione) a sostegno dei prestiti.
In realtà c’è un aspetto su cui le aziende possono e devono fare di più senza dover necessariamente dipendere da provvedimenti o azioni condizionate da altri soggetti: pianificare meglio le loro risorse e la loro liquidità per far fronte agli impegni futuri e garantire così la continuità aziendale.
Noi non possiamo sapere quali saranno le nuove misure introdotte dal Governo, ma sicuramente possiamo aiutarvi a realizzare la miglior pianificazione finanziaria possibile. Non esitare a contattarci!