RAPPORTO BANCA-IMPRESA: COSA CHIEDE LA BANCA PER DARTI UN FIDO?

Dic 7, 2021 | Banche e finanza

Come ottenere un fido bancario? Come ragiona una banca?

Per riprendere e continuare l’argomento dei rapporto banca-impresa (vedi articolo precedente)  oggi cercheremo di fornirvi altri suggerimenti per instaurare un rapporto con i vostri istituti di credito che vi consentano di ottenere da loro le risorse finanziarie che vi servono. Il fattore chiave di successo, per avere molte piùpossobilità di ottenere un prestito o un fido, è cercare di capire come la banca vede la tua impresa e che considerazioni ne trae. Quindi per farlo è fondamentale  cercare di “pensare come la tua banca” e comprendere quindi quali sono gli aspetti di maggior rilievo su cui loro stesse si focalizzano per determinare se la tua azienda è meritevole o meno di ricevere un prestito o un fido bancario.

Come accennato  nell’articolo precedente, le banche raccolgono molte informazioni sui loro potenziali clienti, quindi è bene che tu non ti faccia trovare impreparato. 

Sicuramente, la prima cosa che guarderanno le banche sono i numeri del tuo bilancio: tu, in quanto imprenditore, consapevole di questo, puoi pertanto adottare alcune decisioni strategiche che migliorano la visibilità del tuo bilancio. 

Una di queste, ad esempio, è quella di cedere i tuoi eventuali crediti incagliati a una società di factoring; sul bilancio questo significa meno crediti, più liquidità e di conseguenza indici di bilancio migliorati. L’esito di questi indici è infatti fondamentale nell’analisi delle imprese da parte delle banche. 

Uno dei principali, ma non il solo degno di nota, è il DSCR, un indice finanziario prospettico (di cui parleremo nel prossimo articolo), che è l’acronimo di “Debt Service Coverage Ratio” che monitora la capacità di solvibilità dell’impresa e quindi impatta anche sulla sua credibilità.

Oltre agli indici, e alla pianificazione della liquidità, di cui abbiamo già detto (vai all’articolo) per farti trovare preparato di fronte alle banche, è opportuno: 

  1. Prestare attenzione alla eventuale sottocapitalizzazione nel tuo bilancio, ovvero lo squilibrio tra capitale proprio e capitale di terzi.
  2. Creare un fascicolo ad hoc per la banca che illustri alcuni dati dei tuoi clienti e fornitori, come, ad esempio, il rischio di credito, la qualità dei rapporti con loro, la solvibilità, il tipo e la periodicità dei controlli che vengono effettuati per prevenire problemi e tutto ciò che può essere rilevante per dare un’immagine trasparente alla banca.
  3. Capire se hai bisogno di un business plan (compila il nostro sondaggio) che metta in evidenza l’evoluzione dell’impresa nei mesi o anni successivi, in modo da trasmettere un chiaro e fattivo progetto, e non una navigazione “a vista”.

Le banche, quindi,  considerano moltissimi fattori per stabilire se un’impresa è meritevole o meno di ricevere un prestito, ma farsi trovare preparati su questi aspetti cruciali di certo è un primo importante passo. 

Se pensi che possa essere utile per te fare una chiacchierata con noi su questo tema, contattaci senza impegno!

A presto